Questo murale, di rilevanti dimensioni, vuole essere una riflessione spirituale sull’attuale stato di salute del pianeta Terra, rappresentato in modo simbolico nelle sembianze del “coccodrillo sacro”: il signore dei mondi sotterranei, il mostro primordiale per eccellenza che erompe dal caos primitivo evocando forze occulte sepolte nell’inconscio, l’immagine del potere della vita sulla morte.

Il coccodrillo è un animale antico, un rettile dall’aspetto preistorico che possiede la forza e la ferocia delle energie primitive, che appartiene tanto al regno della terra quanto a quello dell’acqua.

E’ un primordiale simbolo di creazione e distruzione, collegato al mondo inferiore: difatti è portatore di forze ctonie ed è associato sia alla morte che alla fertilità. Svolge il ruolo di psicopompo, ossia di guida delle anime dei defunti nell’oltretomba, ed è il signore delle conoscenze occulte, il simbolo della luce che alternativamente si eclissa e abbaglia.

Inoltre, il coccodrillo è l’archetipo del divoratore insaziabile: paziente, freddo e sanguinario; colui che divora inesorabilmente tempo e spazio, nonché le anime che non sanno giustificare le proprie azioni.

La scelta dell’artista di dipingere il coccodrillo nero su bianco non è affatto casuale: infatti, osservando l’opera, l’impatto negli occhi degli osservatori sarà notevole, proprio per via del perfetto contrasto.